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Senza frontiere
Giorgio e Michela

Senza frontiere

Una casa che sembra un viaggio nella storia dell’arte e del design, ricca di contrasti come i suoi abitanti.


Una casa aperta, sociale

L’arte accoglie il visitatore appena si varca la soglia. La prima sensazione è di non sapere dove soffermare lo sguardo. L’attico, all’ultimo piano di una piccola palazzina, è pieno di oggetti provenienti da diverse epoche e zone del mondo. Non c’è parete che non ospiti un quadro, non c’è angolo in cui non si trovi una scultura, un sasso o una lampada, che sono lo spunto per storie affascinanti.

È una casa ricca di luce e colore, che racconta le passioni e i viaggi di vent’anni di vita insieme. Una casa accogliente, dove ogni stanza è condivisa e vissuta quotidianamente, sia da Michela e Giorgio che dai loro ospiti. Non si chiudono le porte, così come si cerca di non lasciare gli oggetti chiusi nelle scatole.

Il camino è bifacciale, in modo che si possa godere del piacere del fuoco sia dal salotto che dalla camera da letto.

Una finestra di fuoco

La definizione degli spazi è anti-convenzionale in questa casa. Il salotto è al piano superiore ed è unito alla camera da letto da un camino. Il fuoco assume una funzione di collegamento tra la vita notturna e quella diurna, tra la dimensione privata e quella pubblica.

Anche se siamo soli,
in due stanze diverse,
c’è sempre una finestra di fuoco
che ci unisce.

Attorno al camino è stata costruita una libreria. Anche a te interessa questa soluzione?

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L’arte va goduta ogni giorno,
altrimenti perde la sua energia.

All’ingresso una vetrina ospita una ricca collezione di vetri di Murano. Ai piedi della scala fa capolino Napoléon, il nano da giardino di Philippe Starck.

Le contaminazioni sono un gioco

L’effetto finale è comunque ben lontano da una “casa museo”, ingessata e artificiale. E questo grazie al gioco irriverente di Michela e Giorgio, che si sono divertiti a mescolare l’importante con il kitsch, la poltrona di Hoffmann con il tavolino Ikea, la sedia di Mackintosh con la lampada di Habitat, i quadri famosi con pezzi da mercatino delle pulci francese o da souk marocchino.

È una casa che svela passioni, interessi e curiosità, in un mix armonioso che racconta perfettamente la personalità di chi la vive.

La Funky Light, disegnata da Tibault Pougeoise, è uno dei giochi preferiti di Giorgio.

Ci circondiamo di ciò che ci piace,
che non deve essere necessariamente prezioso,
ma saper comunicare emozioni.

Un fuoco che ricorda la tua vita

Il camino a legna è un elemento irrinunciabile in questa casa sia per Michela che per Giorgio.

Giorgio, cresciuto in una tradizionale cascina lombarda, da bambino amava ritagliarsi piccoli momenti di intimità la mattina presto, quando sgattaiolava davanti al grande focolare già acceso.

Anche per Michela il camino è un ricordo d’infanzia. Il crepitio dei ciocchi era il contrappunto perfetto soprattutto per le donne di famiglia, per le loro chiacchiere e i loro racconti. Il fuoco è legato anche al percorso interiore di Michela e al suo avvicinamento alla pratica quotidiana della meditazione. È spesso proprio davanti al camino acceso che oggi Michela si concede una pausa di assoluta quiete, che la aiuta ad affrontare con consapevolezza e serenità gli impegni di ogni giorno.

Per Giorgio e Michela, come per molti di noi, il camino è un lusso irrinunciabile che parla ai ricordi più intensi della nostra vita.

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