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Incentivi regionali per gli impianti a biomassa

Sostituire stufe e caldaie obsolete con dispositivi moderni ed efficienti, sfruttando gli incentivi disponibili, rappresenta oggi una scelta ancora più vantaggiosa, grazie ai numerosi bandi regionali che si sommano al Conto Termico.

MCZ è impegnata da anni nello sviluppo di sistemi di riscaldamento a legna e pellet che rispondano alle esigenze ambientali. Oggi, le tecnologie più moderne permettono di ridurre drasticamente le emissioni di particolato, raggiungendo livelli di emissioni trascurabili fino a 100 volte inferiori rispetto a vecchi apparecchi non efficienti.

A livello nazionale, il Conto Termico rappresenta l’incentivo principale per favorire l'aggiornamento degli impianti di riscaldamento, supportando la sostituzione di stufe e caldaie obsolete con sistemi più efficienti e a basse emissioni

In aggiunta, molti bandi regionali offrono contributi aggiuntivi cumulabili con il Conto Termico, facilitando il turnover tecnologico a livello locale.

Potenziare il rinnovo tecnologico nel settore del riscaldamento a biomassa è fondamentale per migliorare la qualità dell'aria. L’integrazione dei contributi regionali con il Conto Termico offre ai cittadini l’opportunità di accedere a significativi incentivi economici, coniugando benefici ambientali e risparmio energetico.

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In cosa consistono gli incentivi regionali per i prodotti a biomassa?

Gli incentivi regionali sono agevolazioni economiche cumulabili con il Conto Termico per promuovere la sostituzione di vecchi impianti di riscaldamento con nuovi apparecchi a biomassa più efficienti e con basse emissioni. Questi incentivi, attivati da diverse Regioni italiane, possono coprire fino al 100% delle spese ammissibili per l'acquisto e l'installazione di stufe o caldaie a legna e pellet, a seconda della normativa regionale e delle condizioni specifiche del bando.

Quali regioni prevedono degli incentivi per la sostituzione di apparecchi obsoleti?

Regione Lazio:

La Regione Lazio, in determinati Comuni, ha introdotto un contributo regionale, cumulabile con il Conto Termico, per incentivare la sostituzione di impianti obsoleti (classe ambientale inferiore alle 4 stelle) con nuovi generatori (4 o 5 stelle ambientali).

Regione Veneto:

Il Veneto ha introdotto un bando per la sostituzione di generatori a biomassa con classi ambientali inferiori o uguali a 3 stelle, con impianti di classe 5 stelle, oppure di classe 4 stelle nella zona Alpi e Prealpi.

Regione Lombardia:

In Lombardia, il bando biomasse è stato riaperto per sostenere la sostituzione di generatori obsoleti. Le condizioni di accesso variano in base all’altitudine del comune, con limiti di emissione più restrittivi per i comuni sotto i 300m slm. L'incentivo, cumulabile con il Conto Termico, può coprire fino all'80% delle spese, con massimali specifici basati sulle emissioni del nuovo impianto.

Regione Piemonte:

La Regione Piemonte ha prorogato fino a settembre 2025 il bando per la sostituzione di generatori a biomassa legnosa, offrendo un contributo una tantum per nuovi generatori con classe ambientale 5 stelle.

Regione Campania:

La Campania ha lanciato un nuovo bando per il biennio 2024-2025, con contributi che variano in base alla tecnologia installata, cumulabili con il Conto Termico. Si incentiva la sostituzione di generatori a biomassa con classi ambientali inferiori o uguali a 4 stelle, con impianti di classe 5 stelle.

Regione Emilia-Romagna:

La Regione Emilia-Romagna, per specifici comuni di pianura, offre incentivi per la sostituzione generatori a biomassa obsoleti (fino alle 4 stelle) con impianti di classe 5 stelle.

Regione Friuli-Venezia Giulia:

La regione FVG ha stanziato un incentivo per promuovere la sostituzione di apparecchi obsoleti (classe ambientale inferiore a 3 stelle). I nuovi generatori devono avere la certificazione ambientale di classe 4 o 5 stelle. L’incentivo può essere cumulato (non obbligatoriamente) al Conto Termico e alle detrazioni.

Regione Umbria:

La regione Umbria ha introdotto un bando per la sostituzione di generatori a biomassa con classi ambientali inferiori o uguali a 3 stelle, con impianti di classe 4 o 5 stelle. L’incentivo varia in base alla tipologia di impianto a biomassa installato.

Provincia Autonoma di Bolzano:

La PA di Bolzano incentiva la sostituzione di caldaie a biomassa in determinate aree e con specifiche caratteristiche. La nuova caldaia dovrà avere classe ambientale 5 stelle.

Provincia Autonoma di Trento:

La PA di Trento ha introdotto un bando per la sostituzione di generatori a biomassa con classi ambientali inferiori o uguali a 3 stelle, con impianti di classe 4 o 5 stelle. Il contributo varia in base alla tipologia di intervento ed è cumulativo al Conto Termico o alle detrazioni.

Regione Puglia:

La regione Puglia ha introdotto un bando per la sostituzione di generatori a biomassa con classi ambientali inferiori o uguali a 3 stelle con generatori a 5 stelle. L’incentivo dipende dalla tipologia di generatore installato.

Poiché le agevolazioni e gli incentivi possono variare nel tempo e tra le varie regioni, è consigliabile rivolgersi agli enti competenti e alle autorità locali per ottenere informazioni aggiornate e precise sugli incentivi attualmente disponibili nella propria area di residenza.

Per una panoramica aggiornata dei singoli bandi rimandiamo alla seguente guida aggiornata redatta dall’associazione di settore (Associazione Italiana Energie Agroforestali – AIEL).

Che caratteristiche deve avere la stufa, camino, caldaia per poter accedere all’incentivo?

I prodotti incentivati devono rispettare specifici requisiti di efficienza energetica e riduzione delle emissioni inquinanti. Generalmente, gli impianti devono appartenere alla classe energetica 4 o 5 stelle. Solo i prodotti certificati in base agli standard europei ed italiani vigenti possono essere ammessi all'incentivo.

Ogni regione definisce le caratteristiche dei prodotti agevolabili.

Gli incentivi regionali sono sempre obbligatoriamente cumulabili al Conto Termico?

Dipende dal bando specifico. Solitamente per accedere all’incentivo è necessario aver ottenuto il riconoscimento del contributo del Conto Termico dal GSE, ma in alcuni casi l’incentivo può essere erogato anche senza Conto Termico e può essere cumulabile anche con le detrazioni fiscali.

A chi sono rivolti gli incentivi regionali?

In generale ai soggetti privati. Ogni bando regionale definisce le caratteristiche dei soggetti beneficiari.

A quanto ammonta l’incentivo regionale?

Anche questo dato è variabile e dipende dal bando specifico.

Che spese rientrano negli incentivi regionali?

Tra le spese ammissibili troviamo:

  • L’acquisto della nuova stufa o caldaia a biomassa.
  • I costi di installazione, inclusi i lavori per la connessione all’impianto e lo smaltimento del vecchio generatore.
  • Gli accessori necessari per il corretto funzionamento dell’impianto, come canne fumarie, sistemi di evacuazione dei fumi e componenti aggiuntivi.
  • Eventuali interventi accessori necessari per l’adeguamento dell’impianto alle nuove normative.

Cosa fare per ottenere gli incentivi regionali?

Per usufruire degli incentivi regionali è necessario:

  1. Verificare la disponibilità dei bandi nella propria Regione di residenza, consultando i siti delle autorità locali o gli enti responsabili.
  2. Assicurarsi che il nuovo impianto rientri tra quelli agevolabili, rispettando i requisiti tecnici ed ambientali richiesti.
  3. Presentare domanda per l’incentivo, seguendo le indicazioni del bando specifico (solitamente tramite piattaforme online o presso gli uffici competenti).
  4. In molti casi, sarà necessario dimostrare di aver già ottenuto il riconoscimento del contributo previsto dal Conto Termico (scheda contratto GSE) per richiedere l’incentivo regionale.

Quali documenti sono necessari per richiedere l'incentivo?

La procedura di accesso e la documentazione da presentare variano da una Regione all’altra, per cui è indispensabile seguire le indicazioni del bando specifico. In genere richiedono:

  • Fatture di acquisto e installazione del nuovo impianto.
  • Bonifici effettuati con la causale corretta (se richiesto dal bando).
  • Dichiarazione di conformità dell’installazione e aggiornamento del libretto di impianto.
  • Certificato ambientale del prodotto (ai sensi del D.M. 7.11.2017 n. 186).
  • Scheda contratto GSE già ottenuta per il Conto Termico (dove previsto).

Dove trovare ulteriori informazioni o approfondire?

Per ottenere informazioni più dettagliate, è consigliabile consultare:

  • Il sito web della propria Regione o della Provincia per i bandi specifici.
  • Il portale del Gestore Servizi Energetici (GSE) per informazioni sul Conto Termico.
  • Gli uffici locali competenti per richiedere assistenza diretta o supporto tecnico nella compilazione delle domande.

Per verificare tutti i requisiti dei singoli bandi rimandiamo alla seguente guida aggiornata redatta dall’associazione di settore (Associazione Italiana Energie Agroforestali – AIEL).